mercoledì 26 giugno 2013

Recensione del romanzo: “Selvaggia. Chiaroscuri di personalità” di Giovanni Garufi Bozza


 
Qualche settimana fa mi sono recata nella sede romana di RadioVortice per un’intervista, lì ho conosciuto il vice-direttore della radio: Giovanni Garufi Bozza. È stata un’esperienza estremamente piacevole perché Giovanni è una di quelle persone che ti mettono subito a tuo agio e con la quale puoi parlare liberamente per ore senza accorgerti del trascorrere del tempo.

Che fosse un’anima antica, di quelle rare da trovare per caso, lo avevo già scoperto leggendo il suo romanzo d’esordio: “Selvaggia. Chiaroscuri di personalità” edito dalla DrawUp e disponibile sia in formato ebook che cartaceo.
Ho adorato questo libro perché Giovanni da bravo psicologo, e come ho scoperto durante l’intervista anche giocatore di ruolo, riesce a immedesimarsi alla perfezione nei suoi personaggi rendendoli Veri. Chi mi conosce sa quanto io apprezzi questa qualità, ahimè in via d’estinzione fra gli autori italiani.

“Selvaggia. Chiaroscuri di personalità”, fa riflettere sulle maschere che tutti noi portiamo quotidianamente per motivazioni differenti, ciascuna creata ad arte per sopportare al meglio la realtà che ci circonda. Selvaggia, una dei protagonisti del libro, è la Libertà fatta persona che vive completamente fuori dagli schemi. Siate onesti, chi di voi almeno una volta nella vita non ha desiderato far tabula rasa e ricominciare da capo?
Lapalissiano il confronto con il pirandelliano “Uno, nessuno e centomila”, dove la consapevolezza che l'uomo non è Uno, e che la realtà non è oggettiva. (cit. Wikipedia).

Consigliato? Decisamente sì, è raro che un libro mi tenga incollata dalla prima all’ultima pagina e “Selvaggia. Chiaroscuri di personalità” è uno di questi, sono certa che lo apprezzerete così come ho fatto io.

Anita B.

Nessun commento:

Posta un commento