Qualche settimana fa mi sono recata nella sede romana di
RadioVortice per un’intervista, lì ho conosciuto il vice-direttore della radio:
Giovanni Garufi Bozza. È stata un’esperienza estremamente piacevole perché
Giovanni è una di quelle persone che ti mettono subito a tuo agio e con la
quale puoi parlare liberamente per ore senza accorgerti del trascorrere del
tempo.
Che fosse un’anima antica, di quelle rare da trovare per
caso, lo avevo già scoperto leggendo il suo romanzo d’esordio: “Selvaggia. Chiaroscuri di personalità” edito dalla DrawUp e disponibile sia in formato ebook
che cartaceo.
Ho adorato questo libro perché Giovanni da bravo psicologo,
e come ho scoperto durante l’intervista anche giocatore di ruolo, riesce a
immedesimarsi alla perfezione nei suoi personaggi rendendoli Veri. Chi mi
conosce sa quanto io apprezzi questa qualità, ahimè in via d’estinzione fra gli
autori italiani.
“Selvaggia. Chiaroscuri di personalità”, fa riflettere sulle
maschere che tutti noi portiamo quotidianamente per motivazioni differenti,
ciascuna creata ad arte per sopportare al meglio la realtà che ci circonda.
Selvaggia, una dei protagonisti del libro, è la Libertà fatta persona che vive
completamente fuori dagli schemi. Siate onesti, chi di voi almeno una volta
nella vita non ha desiderato far tabula rasa e ricominciare da capo?
Lapalissiano il confronto con il pirandelliano “Uno, nessuno
e centomila”, dove la
consapevolezza che l'uomo non è Uno, e che la realtà non è oggettiva.
(cit. Wikipedia).
Consigliato? Decisamente sì, è raro che un libro mi tenga
incollata dalla prima all’ultima pagina e “Selvaggia. Chiaroscuri di
personalità” è uno di questi, sono certa che lo apprezzerete così come ho fatto
io.
Anita B.
Anita B.
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